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News dalla Mozart (409)

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Le diverse evoluzioni della messaggistica tra cellulari e dispositivi elettronici di vario tipo
hanno raggiunto livelli difficilmente immaginabili alcuni anni fa.

Lutilizzo di WhatsApp, Telegram e simili risorse è certamente uno strumento utile,
aumenta le possibilità di relazioni e di rimanere in contatto con le persone che ci circondano
in ogni momento della giornata, a prescindere dal luogo in cui ci si trova. Inoltre è molto
semplice e utile per l’organizzazione di incontri o di eventi mediante la possibilità di creare
gruppi ad hoc, sia per il tempo libero che per il lavoro. Tale utilizzo è cresciuto moltissimo
negli anni della pandemia e costituisce ormai comunemente un supporto sociale in momenti
di solitudine, se voluto dalla persona, non di meno è gratuito, e perciò maggiormente
fruibile. Permette di inviare foto, audio, immagini, oltre chiaramente al testo, con cui
condividere significati con chi si vuole, quando si vuole.

Purtroppo tali preziosi strumenti hanno una doppia faccia: oltre alla facilità e rapidità di
utilizzo, la presenza sociale, il divertimento di condividere con gli altri varie tipologie di
contenuti e il vantaggio economico, c’è il lato oscuro di tali strumenti, un lato che,
ispirandoci ad alcuni autori che se ne sono occupati in questi ultimi tempi tra i quali Floridi,

Bostrom (più critico), Kurzweil (più ottimista) e altri più specialistici, possiamo affermare
che sia corrispondente a un disagio e ad una compressione della sfera delle capacità
relazionali, emozionali e più in generale mentali.


Una significativa parte del nostro tempo di vita, privato o lavorativo, viene passato
scrutando il cellulare, sperando di vedere che, in nostra assenza, il numero di messaggi in
attesa di essere letti siano diversi da zero. Questo fornisce una percezione di quanto le altre
persone ci hanno cercato, desiderato, o hanno voluto condividere con noi qualcosa. Tale
attesa o curiosità di controllare quasi costantemente i messaggi in arrivo, può depotenziare
un’altra nostra capacità, ovvero l’attenzione verso cosa stiamo facendo, sia in ambito
lavorativo che in ambito relazionale (nel mondo reale). Tutto questo influenza quindi sia la
nostra capacità di concentrazione, ma soprattutto quella di reale interesse nel rapporto con
l’altro, di vero ascolto e condivisione, che attualmente viene sovente interrotto per scrutare
l’altro mondo, quello virtuale.


Quando si inviano contenuti, strumenti come WhatsApp permettono di monitorare lo stato
dei nostri messaggi: se inviato, arrivato al destinatario e visualizzato dal destinatario.
Quando il messaggio risulta visualizzato e subito arriva la risposta, nessun problema. Ma
cosa succede se la persona a cui abbiamo scritto non risponde? I sentimenti più comuni sono
quelli di rabbia, ansia e frustrazione, dati dall’insicurezza personale e dal dubbio su cosa
stia effettivamente facendo l’altra persona, dove si trovi e con chi. Ciò dipende anche dal
fatto che siamo assuefatti ad una comunicazione immediata e perciò il tempo di attesa, di
accettazione di una risposta, si abbassa vorticosamente, fino quasi a pretendere un’azione
immediata di risposta. Forse è questa una delle cause della crescente situazione di
aggressività, verbale e non verbale, che si manifestano in questo proliferare di chat tra
genitori e alunni della nostra Scuola.


Abbiamo dovuto prendere liniziativa di alcuni provvedimenti anche drastici per limitare
laggressività crescente nelle nostre classi, contattando più volte le autorità preposte a
tutelare la nostra sicurezza per comportamenti sconsiderati e pericolosi messi in atto da
minorenni che a volte seguono il pessimo esempio dato dalle loro famiglie.

Ci giunge poi notizia di aggressività crescente nelle sempre più pericolose chat tra genitori,
in cui la comunicazione vera e sincera viene sostituita da insinuazioni, allusioni, uso di
parole intrise di violenza e discriminazione nei confronti dei più deboli.

Personalmente sarei felice del superamento di tali modalità alquanto primitive di relazione,
in favore di incontro e scambio di sguardi e parole al posto di algidi messaggi colorati da
infantili emoticon, risibili se utilizzate da adulti che dovrebbero essere desempio ai loro figli.

Non serve eliminare l’utilizzo di queste e delle altre messaggerie istantanee, demonizzare
l’utilizzo del cellulare o lamentarsi passivamente di come le relazioni con gli altri siano
cambiate. E però necessario da parte di tutti comprendere che oltre a una relazione che
ormai sfiora il patologico con il telefono cellulare siamo circondati da un mondo reale, un
mondo fatto di persone che ci invitano a una vita reale di interazioni non istintive o gestuali,
ma di parole e vere emozioni, un mondo che ci invita a una vita attiva e sociale, condivisa
con gli altri, magari anche riflettendo sul fatto che anziché reagire in modo istintivo o
rabbioso a una notazione fatta da un docente, un compagno di classe, un genitore, un adulto,
una persona in generale, ognuno di noi ha l’obbligo di ascoltare se stesso, valorizzando
anche momenti di sana solitudine.


Dipende da ognuno di noi creare e mantenere un soddisfacente livello di comunicazione e
di contatto con gli altri, integrando un uso consapevole, limitato alla sua effettiva necessi
e il più possibile razionale dello smartphone con la bellezza della quotidiana relazione con le
persone che compongono la trama di relazioni di cui è costituito il nostro mondo reale.

Il Dirigente Scolastico
Prof. Giovanni Cogliandro

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In allegato è presente l'Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico al Collegio dei Docenti per la revisione e l'aggiornamento del PTOF 2022-2025

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Si è svolta sabato 22 ottobre a Piacastagnaio la premiazione del Concorso nazionale Penne sconosciute rivolta a tutti gli istituti Italiani di  scuola Primaria e Secondaria di primo e secondo grado. Con grande soddisfazione il nostro Giornale E.Dico.la.Mozart è stato premiato tra i finalisti di questo prestigioso concorso! I ragazzi della redazione hanno avuto la possibilità di raccontare la loro esperienza di giornalisti "in erba"e di tutte le splendide attività che si svolgono nella nostra scuola. A breve ci invieranno il link con la registrazione della premiazione. Per ora condividiamo con voi tutta la gioia di quel momento: bravi ragazzi!

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Si avvisano i signori genitori che nella sezione Genitori & Alunni/Orientamento è possibile prendere visione del calendario degli Open Day previsti dai vari Istituti Superiori

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Continua con successo la sperimentazione della Filosofia nell' Istituto Mozart  come filo conduttore degli apprendimenti per i nostri ragazzi. Dal mese di ottobre partiranno per tutti i docenti sei incontri sulla Didattica della Filosofia  cinese con il Prof. Nicola Zippel che da molti anni si occupa di insegnamento della Filosofia nella scuola primaria e secondaria di primo grado. Gli incontri si svolgeranno con la partecipazione del Preside Cogliandro che dialogherà con i docenti al fine di creare un ambiente altamente formativo e stimolante per tutti noi!

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Si comunica che dal corrente anno scolastico l’Istituto utilizza il nuovo Registro elettronico Axios 2.0.

La migrazione dei dati dal vecchio al nuovo sistema si è conclusa nei giorni scorsi. È ancora in corso comunque un monitoraggio per verificate la corretta funzionalità del nuovo Registro.

In questa fase di primo utilizzo sarà possibile notare una difficoltà di accesso ad alcune funzioni che sono in via di completa applicazione.

Vengono indicati di seguito alcuni suggerimenti che possono facilitare l’accesso a tutte le sezioni del Registro:
    • collegarsi per la prima volta al Registro elettronico facendo click sul banner presente sulla homepage del sito istituzionale e utilizzando preferibilmente un computer
    • inserire le credenziali di accesso in possesso dei genitori
    • cambiare la password se richiesto
    • inserire nel modulo della privacy tutti i flag richiesti
    • entrare nel Registro elettronico

Non è necessario telefonare o inviare email in segreteria per chiedere ulteriori informazioni, appena queste saranno disponibili sarà pubblicato un avviso sulla homepage di questo sito.

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Carissimi,


Sapersi raccontare attraverso il mondo significa spalancare gli occhi e il cuore alle
possibilità che l’Altro ci offre, oltrepassando non solo i confini geografici e
geopolitici, ma anche e soprattutto quelli emotivi che talvolta sono di ostacolo alla
crescita armoniosa delle persone.

Inizia oggi un nuovo anno scolastico carico di speranza e di attese belle e positive
verso il futuro, che mi auguro ci farà collaborare sempre di più cercando di andare
oltre le tante paure che ci hanno circondato in questi anni.

Per me inizia un nuovo triennio di impegno nella nostra bella Scuola, che apprezzo
sempre di più per la competenza dei nostri docenti e l’amore crescente di tutto il
nostro personale per il proprio lavoro. Credo che vorrò rimanere ancora a lungo a
dirigere questa Istituzione Scolastica, bella e ricca di diversità e di potenzialità ancora
inespresse, che tanto è cresciuta in questi anni, ma che ancora tanto in più potrà
donare nel prossimo futuro ai nostri alunni e studenti e in generale al nostro
territorio.

Chiedo ai nostri genitori di rimanere accanto ai nostri ottimi insegnanti,
come e più che in passato, e chiedo agli insegnanti di crescere nelle loro capacità di
ascolto e di comprensione dei nostri ragazzi e delle loro famiglie, perché una Scuola
esiste come tale solo nel dialogo continuo e proficuo tra docenti e famiglie.

Il nostro Istituto è ubicato in un contesto socio-culturale periferico, non certo
disagiato, tuttavia in questo tempo di crisi anche nel nostro contesto urbano si
acutizzano le problematiche di convivenza civile e si è ridotta ulteriormente la
sensibilità interculturale. Ritengo necessario riscoprire la curiosità, la meraviglia, la
gentilezza, la capacità di ascoltare gli altri, virtù eccelse che ci rendono veramente
persone umane, virtù da coltivare continuamente e a tutte le età della vita, in classe
come in famiglia.

Ritengo necessario anche all’inizio di questo nuovo anno scolastico ribadire la
vocazione inclusiva della nostra Scuola, riferimento ed esempio per tutto il nostro
territorio, ricco economicamente ma povero di risorse formative e di luoghi
d’incontro. Laddove le famiglie hanno difficoltà nel dialogo educativo, penso sia
necessaria un’educazione tra coetanei, con la guida dei nostri insegnanti che stanno
crescendo nella loro competenza di docenti e nella curiosità propria di una
formazione permanente vera e condivisa con il dirigente scolastico, secondo una
metodologia di educazione alla bellezza e di studio della filosofia che da tre anni
viene sperimentata nell’IC Mozart.

Questo approccio metodologico, i cui frutti risplendono nei nostri studenti e nei
nostri alunni, consentirà di creare un filo relazionale resistente ed emotivamente
proficuo tra persone che assurgono a ruolo di interlocutori credibili dai loro pari.

Con tali interlocutori esemplari e dialogici allo stesso tempo sarà facile, come stiamo
sperimentando da tempo presso l’IC Mozart, intraprendere e proseguire uno
scambio attivo di idee ed esperienze.

In questo processo di apprendimento tra pari il ruolo dell’insegnante o
dell’educatore in generale non resta certo marginale, ma se scopre sempre
fondamentale per supervisionare e facilitare i meccanismi di interazione che si
vengono a creare, realizzando una rete armonica di suoni, colori, concetti e parole
insieme ai nostri ragazzi.

Mi auguro che i nostri alunni e studenti comprenderanno sempre più come il nostro
mondo è un sistema di volti e valori belli proprio per via della loro poliedricità e per
la loro diversità e che proprio per questo motivo possono e potranno sempre
apprendere a costituire il macrocosmo terrestre e il microcosmo in cui ogni giorno ci
muoviamo, a partire dalla Scuola.

Buon anno scolastico a tutti noi!

Giovanni Cogliandro

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Si comunica che in data giovedì 8 settembre presso il Padiglione Rosso, si terrà la riunione informativa con i genitori delle CLASSI PRIME della SCUOLA PRIMARIA, secondo il seguente orario: • CLASSI PLESSO BEDOLLO E- F- G ore 16:30 • CLASSI PLESSO CENTRALE A-B-C-D ore 17:00 E’ consentito l’ingresso di un solo genitore per alunno.

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